E' una condizione che permette di vedere chiaramente gli oggetti vicini, ma sfuocati quelli distanti. Un'eccessiva curvatura della cornea o un eccessivo allungamento del globo oculare fanno sì che i raggi luminosi vengano focalizzati su un piano posto davanti alla retina. Ne è affetto circa il 30-35% della popolazione mondiale,può essere semplice o patologica (associata ad alterazioni retiniche gravi).
I difetti refrattivi portano all’incapacità dell’occhio di mettere a fuoco le immagini del mondo esterno sulla retina. Possono dipendere da irregolarità anatomiche della cornea, del cristallino o da anomalie del bulbo oculare (occhio troppo piccolo o troppo lungo). Ecco una lista di alcuni di questi difetti:
Ipermetropia
Nell'occhio ipermetrope la curvatura della cornea non è sufficiente per la lunghezza oculare che è ridotta rispetto a quella di un occhio normale. I raggi luminosi provenienti da oggetti sia vicini che lontani non vengono messi a fuoco sulla retina, bensì su un piano dietro di essa: in questo caso, l'ipermetrope vede male gli oggetti vicini e in parte anche quelli lontani. L'ipermetropia può essere compensata, entro certi limiti, sfruttando l'accomodazione, il meccanismo naturale che permette all'occhio la messa a fuoco: ciò consente di vedere nitidamente, ma lo sforzo esercitato può provocare affaticamento.
Astigmatismo
E’ una condizione dovuta ad una deformazione della cornea su un meridiano: le immagini, a qualunque distanza, appaiono indistinte, schiacciate e distorte lungo una certa direzione che dipende da quella dell'asse dell'astigmatismo. Normalmente la cornea ha una forma sferica; nell'occhio astigmatico, invece, essa presenta un profilo ellissoidale (ovale). Essendo, dunque, la curvatura della cornea irregolare, non uniforme, i raggi luminosi provenienti dagli oggetti non vengono rifratti ugualmente in tutte le direzioni, ma cadono su piani diversi tra loro rispetto alla retina.
Presbiopia
Per accomodazione si intende la naturale capacità del cristallino, attraverso piccolissimi movimenti, di cambiare la messa a fuoco a seconda della distanza degli oggetti. Lentamente, dopo i 40 anni, tale capacità tende a ridursi a causa dell'indurimento del cristallino. La presbiopia è la perdita di accomodazione dovuta all'età. Chi ne è affetto fatica a mettere a fuoco in rapida successione immagini distanti e vicine, ha difficoltà nella lettura e nelle attività da vicino.